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Ti è già capitato di sentire parlare di Fenix? Conosciamo meglio questo materiale innovativo per l’interior design!

Nel momento in cui si progettano gli interni di una casa, una delle componenti da considerare riguarda la scelta dei materiali. Dalle pavimentazioni ai rivestimenti, dai piani di appoggio agli arredi, fino ai tessuti, ogni aspetto merita la giusta attenzione.

Sicuramente, negli ultimi anni, avrai già sentito parlare di Fenix, materiale innovativo lanciato nel 2013 da Arpa Industriale. Le sue caratteristiche peculiari lo rendono adatto a diversi ambiti dell’Interior Design. Scopriamole insieme!

Cos’è il Fenix?

Si tratta di un materiale “evoluzione” dei tradizionali laminati. Costituito da un multistrato di resine acriliche, fissate tramite un processo di polimerizzazione a freddo, costituisce appunto una lamina. Gli spessori disponibili, seppur aggirandosi attorno al millimetro, sono differenti, così come i formati delle lastre. Ecco perché il Fenix deve sempre essere accoppiato ad un materiale che fa da supporto, non può essere utilizzato da solo. Questo materiale può tranquillamente venire a contatto con gli alimenti, e può essere facilmente dismesso, essendo composto da cellulosa.

photo credits Pinterest

Vantaggi e applicazioni!

Le principali caratteristiche estetiche del Fenix riguardano l’opacità e la superficie soft touch. Ma c’è molto di più! Non rimangono impronte, è abbastanza resistente alle abrasioni, è facile da pulire e antibatterico e idrorepellente, in quanto lo strato superficiale non è poroso. I micro graffi che si possono formare possono poi essere facilmente ripristinati attraverso un intervento termico. Tutte queste caratteristiche lo rendono perfetto per svariate applicazioni, orizzontali e verticali, come bagni e cucine, inclusi lavelli integrati, top e paraschizzi. Ma si adatta anche ad elementi d’arredo, come tavoli da pranzo, tavolini, librerie e contenitori.

photo credits Pinterest

Qualche difetto!

Se i pregi sono tanti, c’è anche qualche piccolo difetto che, in alcuni casi, può non renderne così vantaggioso l’utilizzo in alternativa ad altri materiali. Uno di questi riguarda la gamma di colorazioni che, seppur estesa ad una ventina di varianti, non ha nulla a che vedere con le infinite possibilità di una laccatura. Anche il ripristino, facile per micrograffi, è impossibile per segni più invasivi. In questi casi, occorre sostituire completamente l’elemento rovinato in Fenix, viceversa, basterebbe rilaccare. Inoltre, trattandosi di un materiale che va montato su un supporto, necessita di una bordatura su ogni lato, cosa che, ad esempio, non necessita il Corian a cui, per certi aspetti, vuole assomigliare.

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Un paio di varianti!

Oltre al “classico” Fenix NTM, di cui abbiamo parlato genericamente fin qui, esistono anche due varianti. La prima è il Fenix NTM Bloom, ossia una soluzione più ecologica, ottenuta riducendo il fenolo contenuto nelle resine del materiale. Questo viene sostituito con la lignina, un polimero naturale che fa da collane tra gli strati. Le varianti colore, in questo caso, sono quattro in più! Fenix NTA, pur mantenendo le caratteristiche dell’originale, contiene una lamina metallica, rivestita da resine, per un effetto, appunto, metallico ma opaco. Le possibilità di scelta si riducono a tre: Acciaio Hamilton, Argento Dukat e Oro Cortez.

photo credits Pinterest

 

Ti abbiamo incuriosito in merito a questo materiale innovativo? Tieni presente anche il Fenix se sei alle prese con la progettazione della tua cucina, del tuo bagno, ma anche con la scelta degli arredi!